Carta dei Diritti del Bambino Morente
– Carta di Trieste
Nel mese di settembre 2012, un gruppo di professionisti che lavorano con i bambini colpiti da malattia inguaribile hanno lanciato un progetto sostenuto e promosso da Fondazione Maruzza Lefebvre D’Ovidio: formulare una carta dei diritti per i bambini che si avvicinano alla fine della loro vita.
Nel nostro contesto culturale, infatti, non si parla volentieri di morte e di malattia quando si parla di bambini. La morte di un bambino è un evento destruente e drammatico per tutti:
- per la famiglia, che nella disperazione perde obiettivi e modifica comportamenti, ruoli, confini e prospettive;
- per gli operatori sanitari che sono chiamati a rispondere a bisogni difficili, dove professionalità, etica e deontologia fanno i conti con la propria emotività, la propria storia e le proprie paure.
La Carta dei diritti del bambino morente rimarca i dieci diritti del piccolo paziente: diritti che età, situazione, cultura, luogo e quanto professionalità, etica, deontologia, normativa e ricerca propongono.
Questa Carta avrà raggiunto il suo scopo se ogni persona che è accanto al bambino che muore saprà rimanergli vicino fino all’ultimo attimo di vita, assicurandogli rispetto e dignità, e non sarà impreparato ad accogliere la sua morte.
L’obiettivo oggi è quello di aumentare il consenso a livello globale e di diffondere sempre di più i principi della Carta. Già hanno dato la loro approvazione alla versione Inglese del documento le seguenti Organizzazioni:
Download the Charter (RUSSIAN)
Download the Charter (UKRAINIAN)